Il nastro che avete appena registrato costituisce il documento-base del progetto, ma quando rientrate dal campo è ancora ben lontano dall'essere utilizzabile. Trasformare ore e ore di registrazione, che costituiscono una massa complessa di dati disorganici, in una narrazione leggibile -il documento secondario- che oltre ad avere una sua organicità risulti anche interessante e gradevole da leggere, è un compito molto difficile. Ma la buona notizia è che tutto ciò che vi occorre per fare questo delicato lavoro è già presente sulla cassetta registrata.
La parte più dispendiosa in termini di tempo dell'intero processo è la trascrizione. Avete già premesso a ogni brano una breve introduzione, che identifica l'intervistato e specifica la data e il luogo dell'intervista, e avete etichettato i due lati della cassetta. Potete iniziare la fase di post-intervista riprendendo familiarità con le cassette e facendo un sommario scritto dei contenuti delle cassette che avete utilizzato. Alcuni progetti comportano una trascrizione integrale, altri si limitano a una sintesi schematica, altri ancora propongono una scheda riassuntiva che dovrebbe indurre i ricercatori ad ascoltare il nastro e a farsi una loro trascrizione. Il testo più leggibile in assoluto è digitato co interlinea doppia, scorre bene e utilizza una struttura lessicale e grammaticale ineccepibile. Il vostro compito è raccontare la vicenda dell'intervistato con le sue parole, cercando di ottimizzare la punteggiatura e la struttura dei paragrafi. La pronuncia e l'uso delle forme dialettali possono rappresentare un problema, ma la soluzione più semplice consiste probabilmente nell'impiegare lo spelling standard per le parole usate dall'intervistato, anziché trascriverle così come suonano.
domenica 7 luglio 2013
venerdì 5 luglio 2013
Dimostratevi grati!.
Al termine di ciascuna sessione d'intervista, fate in modo che il vostro interlocutore sappia che apprezzate come un dono prezioso quello che vi ha offerto. Spiegategli che quella sua testimonianza sarà preziosa anche per altri. E non dimenticate di ringraziarlo. Alla fine di una sessione di registrazione, quando avrete acquisito altri elementi che verranno a completare la vostra intervista, potreste proporre all'intervistato di ascoltare la cassetta. Un'iniziativa di questo genere è motivata da due ottime ragioni: (a) contribuirà a creare un rapporto di fiducia tra voi, e (b) creerà anche un maggior senso di privacy e di confidenzialità. Se chiederete all'intervistato di conservare la cassetta in un posto sicuro fino al termine dell'intervista, metterete in chiaro che nessun altro potrà ascoltare le registrazioni fin quando il vostro interlocutore non deciderà diversamente. E' opportuno precisare che le cassette appartengono anzitutto all'intervistato e che solo lui potrà autorizzarne l'ascolto da parte di terzi. Queste rassicurazioni lo metteranno anche in condizione di riascoltare il nastro, se lo vorrà. Al termine dell'intera intervista potreste scrivergli una lettera di apprezzamento.
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